I libri di Bressanini sono sempre molto accurati (e confesso che non ho ancora letto il libro, lo metto nei propositi).
La cosa sulla quale essere molto chiari è che niente è NON MODIFICATO perché niente delle sementi che si comprano è davvero naturale ormai, le multinazionali delle sementi offrono sempre prodotti accuratamente arricchiti.
Se avessimo delle sementi tramandate da generazioni nella nostra famiglia che vengono piantate in un appezzamento a fianco di una coltivazione “moderna” comunque assorbirebbero nutrimento fino a 200 metri di profondità raccogliendo le acque “moderne” con i trattamenti dell’appezzamento a fianco.
Se volessimo davvero coltivare naturale dovremmo trovare una collina isolata, sulla quale applicare l’agricoltura biodinamica o omeodinamica avendo ancora cura delle materie prime usate per il compostaggio. Di queste colline ne conosco un paio nel cuneese, forse ne possiamo trovare altre, cercando bene.
Cosa voglio arrivare a dire: che è giusto fare chiarezza, ma è altrettanto giusto aver chiaro che il biologico è solo la consapevolezza che il coltivatore ha cercando meno di fare dio usando materie ad alte prestazioni, ma che nulla è esente dalla “modernità” agricola. E forse che la battaglia al naturale parte molto svantaggiata.
Leggiamoci il libro, sapendo che arriveremo a non sapere tanto di più di quello che già sapevamo.
E a lettura finita ne riparleremo.
Ecolibri: Contro Natura di Dario Bressanini http://ecocucina-d.blogautore.repubblica.it/2015/06/17/ecolibri-contro-natura-di-dario-bressanini/